“Vorrei realizzare una casa prefabbricata passiva o, quanto meno, staccarmi il più possibile dagli enti erogatori di gas ed elettricità. Mi sembra di capire che una casa tradizionale di questo tipo costerebbe moltissimo, mentre con le case prefabbricate sarebbe teoricamente possibile”.
“Ho una casa molto grande e dispersiva. La mia prossima abitazione dovrebbe essere il più possibile indipendente, con un gran numero di impianti solari termici e fotovoltaici o, magari, l’eolico”.
Qual è il prezzo dell’autosufficienza energetica?
In molti casi le case prefabbricate in legno permettono di risparmiare sino al 90% sul prezzo delle bollette rispetto ad un pari edificio in muratura, senza adottare particolari accorgimenti.
Si tratta di dati molto significativi che dovrebbero far riflettere chi si accinge a costruire la propria abitazione in questo periodo. Senza particolari accorgimenti tecnici (un buon progetto aiuta in ogni caso) le case prefabbricate standard attualmente presenti sul mercato italiano permettono un effettivo risparmio, tanto sul prezzo di acquisto, quanto sui costi di esercizio.
A mio parere si dovrebbe ricercare il miglior rapporto q/p ed accettare di dipendere dai gestori delle reti energetiche per la parte restante che avrà dei picchi significativi in estate e in inverno. Per la maggior parte dell’anno una casa in legno ben concepita consumerà un minimo quantitativo di energia.
Vale la pena di spingere le prestazioni oltre questo 90%, sino a consumi di tipo “passivo”?
Una casa passiva è una costruzione che consuma tanta energia quanto ne produce.
Questa energia può essere ottenuta con sistemi captanti, in grado di immagazzinare l’energia solare, o con impianti solari o la ventilazione meccanica controllata a recupero di calore. Questi impianti hanno un costo e dei tempi di recupero dell’investimento, ma solitamente si tratta di una buon scelta che permette di rientrare in tempi ragionevoli nell’investimento. L’importante è una buona progettazione impiantistica che eviti un sovradimensionamento immotivato degli stessi. Ricordiamo che stiamo pur sempre parlando di edifici a basso consumo. Se voglio eliminare delle bollette di per sè leggere attraverso un impianto fotovoltaico con annessa pompa di calore geotermica, devo essere conscio che i tempi di ammortamento saranno di parecchi decenni, un periodo difficilmente giustificabile per una singola abitazione unifamiliare.
Sul mercato sono disponibili varie soluzioni integrate, adatte per tutte le esigenze. Se avremo sul tetto qualche Kw di fotovoltaico può essere interessante sfuggire alla rete del gas, dotandoci di piastre ad induzione per la cucina e di un impianto di riscaldamento che sfrutti il surplus elettrico come le pompe di calore aria-acqua o i pavimenti radianti elettrici, che utilizzano delle resistenze al posto della classica serpentina.
Qualsiasi scelta si faccia, dovrebbe essere sempre improntata alla ragionevolezza. Le moderne caldaie a condensazione hanno costi interessanti e possono lavorare poco all’interno delle case prefabbricate, limitando i consumi. Il solare termico (imposto o no dal Comune di appartenenza) va montato senza indugi e possibilmente integrato nel riscaldamento. In ogni caso spendiamo con moderazione ed intelligenza.
Questione involucro edilizio. Anche in questo caso si può fare molto senza eccessivi aggravi di costo sul prezzo dell’edificio. Aumentare lo spessore del cappotto migliora senz’altro la coibentazione invernale dell’edificio. Una fibra di legno ad alta densità avrà una maggiore capacità smorzante rispetto all’onda termica estiva di una lana di roccia leggera. Un triplo vetro isolerà meglio di un vetro doppio (ma limiterà il guadagno termico passivo). Esistono sul mercato delle costruzioni in legno tante soluzioni interessanti ed ogni ditta di case prefabbricate offre una gamma di pareti e diversi assemblaggi di materiali, adatti per tutte le esigenze.
Persino l’isolamento dell’attacco a terra dell’edificio può essere migliorato con grande beneficio sulle prestazioni energetiche. Anche in questo caso il mio consiglio è di richiedere le eventuali differenze di prezzo per le migliorie dell’involucro, valutando il beneficio nel tempo nell’ottica dell’investimento.
Una spesa eccessiva non servirà comunque a molto e si trasformerà inevitabilmente in un costo inutile.
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