Wilson House, is a Minimalist Design House with Black Parallel concrete walls, designed by Denton Corker Marshall. Yarra Valley is located in north-east Melbourne.Two thin rectangular sheet - roof and floor - lying on a sloping hill above the vineyards that stretch on the main road. Land of black metal plates supported by a series of parallel concrete walls perpendicular black pigmented. One end is based on a hill, the other cantilevers 11 feet beyond the retaining wall. plaque hangs above the roof, separated by full height windows to the front and end, and returned with two screws that attach to the length of the green between the plates. Each dish is 50 meters long and 11m wide. their uniqueness and clarity of the collar is strengthened by -2 m depth on the front and rear and 5 feet on the overhang projection - exterior wall. Cover plates supported by steel columns inside.
Thursday, September 30, 2010
Minimalist Design House with Black Parallel concrete walls
Wilson House, is a Minimalist Design House with Black Parallel concrete walls, designed by Denton Corker Marshall. Yarra Valley is located in north-east Melbourne.Two thin rectangular sheet - roof and floor - lying on a sloping hill above the vineyards that stretch on the main road. Land of black metal plates supported by a series of parallel concrete walls perpendicular black pigmented. One end is based on a hill, the other cantilevers 11 feet beyond the retaining wall. plaque hangs above the roof, separated by full height windows to the front and end, and returned with two screws that attach to the length of the green between the plates. Each dish is 50 meters long and 11m wide. their uniqueness and clarity of the collar is strengthened by -2 m depth on the front and rear and 5 feet on the overhang projection - exterior wall. Cover plates supported by steel columns inside.
Medio siglo de diseño reunido en una exposición dedicada a los Premios Delta
Luz de suspensión. Delta de oro (1962). Diseño: José Antonio Coderch para DISA
Lámpara de suspensión. Delta de Oro (1964). Diseño: Miguel Milà para Polinax
Sillas Mirai. Delta de Oro (1990). Diseño: Toshiyuki Kita para Casas M.S.L.
En ellos, más de 150 piezas originales se acompañan de material visual que sugiere la estrecha relación entre el diseño y el momento histórico y cultural en el que se desarrolla, así como la evolución particular que ha tenido el diseño en España, desde los años 60 hasta ahora.
Lámpara Sinclina. Delta de Plata (1991). Diseño: Estudi Blanc para Metalarte S.A.
Colgador Ona. Delta de Oro (1992). Diseño: Montse Padrós y Carles Riart para Mobles 114
Lámpara Neón de Luz. Delta de Plata (2005). Diseño: Joan Gaspar, para Marset Iluminación S.A.
Los Premios Delta son un referente dentro del mundo del diseño industrial al sur de Europa, gracias al nivel de las piezas que optan a ganar, cada dos años, el Delta de Oro o algún Delta de Plata, otorgado por un jurado de expertos y profesionales. Max Bill, Javier Carbajal, Franco Albini, Ettore Sottsass, Gae Aulenti, Jean Baudrillard, Alvaro Siza, Rafael Moneo, Gui Bonsiepe, Antonio Fernández Alba, Dieter Rams, Alessandro Mendini e Ingo Maurer son algunos de los nombres que han pasado por el jurado de los Delta.
Premis Delta: 50 anys amb el disseny 1960-2010
Palau Robert
Passeig de Gràcia, 107
Chinese Antique Dining Room Furniture
Chang keeps things simple when entertaining. He dresses the table with bamboo place mats, white ceramic fan-shaped underplates and classic blue and white chopsticks. Jasmine tea is served from white china cups.
Landscaping Design2
Using plants in your landscaping design can help add color and texture to any area that you choose. Choosing the right plants will help them to stay healthy and beautiful.
One important landscaping material that you can use to make your landscape beautiful and relaxing is plants. There is a great variety of plants that you can use that are both beautiful and easy to take care of. The plants that you choose are determined by the area that you are landscaping and planting them in. There are other things that you need to consider before choosing your plants to ensure that they grow and thrive in your landscaping area. Landscaping plants are widely available at your local garden center or home improvement store.
Types of Plants To Use
When you begin to decide what kind of plants to use in your landscaping design, you will need to consider the area in which you are planting them so that you can find the best plants for that particular area. Evaluate what the makeup of the soil is, whether the area is sunny or shady, and whether the land is well-drained. Also, determine whether the plants fit in well with your particular design for the area. Keeping those things in mind will allow you to choose plants that will grow and thrive in your area.
Wednesday, September 29, 2010
CASE PREFABBRICATE IN LEGNO AUTOSUFFICIENTI
E’ POSSIBILE REALIZZARE UN’ABITAZIONE DEL TUTTO INDIPENDENTE DAI SERVIZI DI FORNITURA DEL GAS E DELL’ELETTRICITÀ? IN VIA TEORICA, OVVIAMENTE, SI.
TUTTAVIA IL MITO DELL’ABITAZIONE AUTOSUFFICIENTE VA UN PO’ RIDIMENSIONATO.
Qual è il duplice scopo da perseguire?
Realizzare un’abitazione ecologica che grazie ad un corretto isolamento riduca le emissioni e contenga i costi energetici.
Rispetto all’edilizia corrente si tratta evidentemente di un grandissimo risultato.
Se potessimo agire su grande scala, i benefici ambientali ed economici sarebbero impressionanti con effetti immediati sull’intero ecosistema, proprio per il peso del settore dell’edilizia sul clima e sugli stessi mercati finanziari.
Rispetto ad una casa tradizionale poco efficiente i consumi delle case prefabbricate possono essere inferiori sino al 60-70%, senza accorgimenti particolari. Un’impiantistica basata su un intelligente utilizzo di energie rinnovabili può portare questo risultato al 80-90%. E’ necessario spingersi oltre e a che prezzo?
Una casa in grado di non consumare energia si definisce passiva. Questo risultato si raggiunge solamente con l’involucro, senza l’ausilio di impianti (solari o a biomasse), ma grazie all’alto isolamento e agli apporti del sole durante la stagione invernale. Le case passive però richiedono una progettazione basata su soluzioni tecniche che possono risultare scomode per le esigenze di una normale famiglia, come la disposizione a corte degli ambienti attorno ad una serra vetrata capace di funzionare da serbatoio di calore durante i mesi freddi (da aprire durante la stagione estiva) e altri accorgimenti spesso vincolanti.
Una corretta progettazione che tenga conto dell’orientamento e di un utilizzo ottimale del calore del sole può migliorare efficacemente il rendimento energetico dell’involucro edilizio, senza stravolgere le esigenze distribuitive dei vari ambienti interni.
Nella scelta della dotazione impiantistica si dovrà tenere conto necessariamente dei diversi tempi di ammortamento dei costi tra un solare termico, una caldaia a pellets o un impianto eolico o geotermico.
Il rientro negli investimenti è spesso lungo e non sempre l’acquisto risulta conveniente, soprattutto nel caso di un iper-dimensionamento degli stessi o nella sovrapposizione delle funzioni energetiche, dovuto quasi sempre all’eccesso di entusiasmo da parte del cliente.
Le alternative sul mercato sono moltissime e andranno attentamente ponderate in base allo stile di vita del nucleo abitativo, quotidiano e stagionale, sull’ubicazione geografica, le caratteristiche morfologiche del terreno, l’eventuale disponibilità di legname da combustione.
Un corretto dimensionamento impiantistico non dovrebbe in ogni caso essere valutato perseguendo il miraggio di un’autosufficienza energetica, pur in presenza di un’abitazione termicamente efficiente. Si deve necessariamente tenere conto della variabilità delle condizioni energetiche, soprattutto se ci affidiamo al sole come fonte principale. Giornate di grande freddo o di nebbie persistenti sono sempre possibili per molti mesi, limitando fortemente la produzione di energia (elettrica o termica) dei pannelli solari. Vi è dunque la necessità di sopperire ai cali di produzione o alla richiesta di picchi di energia, integrando le fonti rinnovabili che abbiamo per l’impiantistica principale con opportuni ausili secondari. Il contributo di questi impianti di supporto può essere sporadico e limitato appunto a condizioni di punta momentanee.
Il loro utilizzo mirato a situazioni eccezionali ne suggerisce un minimo investimento economico. Ecco perché la scelta più intelligente per le case prefabbricate è spesso la dotazione di una piccola caldaia a gas (meglio se a condensazione, vista le attuali minime differenze di prezzo) in grado di funzionare solo quando risulta strettamente necessario il suo contributo energetico. Le bollette di luce e gas saranno sempre leggere, mentre la loro radicale eliminazione risulterà possibile solo a fronte di investimenti economici impegnativi, in ogni caso superiori al beneficio ottenuto e quasi mai realmente giustificabili.
Ricordiamoci che l’acquisto delle case prefabbricate in legno riduce a priori drasticamente i consumi, mentre i produttori di questi impianti hanno tutto l’interesse a venderci i loro prodotti, così come i tecnici e gli impiantisti interpellati spingeranno molto per convincerci al loro acquisto.
Puntiamo dunque al massimo dell’efficienza, tenendo presente che si tratta di un investimento mirato ad un ritorno, sia ecologico che economico. Si tratta di individuare la migliore combinazione possibile tenendo conto di fattori estremamente individuali, che possono risultare del tutto errati per un’altra famiglia o in un altro contesto.
Con le case prefabbricate, non esiste mai una ricetta assoluta da applicare indistintamente in tutte le situazioni.
Il bravo tecnico dovrebbe supportarvi in questa scelta imparzialmente, senza interessi personali di sorta, indirizzandovi ad assemblare una sintesi energeticamente efficiente tra impianti tra loro compiutamente complementari.
Una casa, un patio, un olivo... por ODOS Architects
ODOS Architects es el autor de la reforma y ampliación de una tradicional casa en Dalkey (Irlanda). El resultado es este bello, acogedor y equilibrado espacio minimalista, donde conviven en intenso contraste el suelo negro y las paredes y techos blancos. La escena se completa con un patio exterior, presidido por un olivo, cuyo suelo se ha cubierto con un sencillo manto de grava blanca.
Las condiciones del estrecho lugar junto a las estrictas normas de edificación definieron rápidamente los parámetros con los que se podía trabajar, pero también sugirieron la forma de la nueva extensión.
En el exterior, el nuevo volumen está formado por una "cáscara" de hormigón visto, que no llega a tocar el suelo ni los muros laterales. Esta disposición provoca una delicada línea de sombra perimetral, que reafirma su posición dentro del contexto que lo rodea.
Al patio se accede a través de una única puerte practicable de cristal, que forma parte de un frontal acristalado que sirve para "unificar" el pequeño patio exterior con el interior de la casa. Este frontal fijo carece de marco, ofreciendo una estética muy limpia y contundente.
Localización: Dalkey (Irlanda).
ODOS Architects fue creado por Darrell O’Donoghue y David O’Shea en el año 2002 y su currículum cubre una amplia escala de clientes: residencias privadas, edificios de viviendas, bares, restaurantes, comercios, oficinas y edificios religiosos. Su trabajo, como ellos mismos afirman, está “totalmente interesado en la realización de una arquitectura contemporánea en respuesta a las diversas influencias sociales y culturales”.
Este interés se ha visto recompensado con diversos premios como los AR International Emerging Architecture Awards (2009), “Best House” en los RIAI Irish Architecture Awards (2009) o las dos menciones especiales en los AAI Awards 2010 y 2009, entre otros.
Información e imágenes facilitadas por ODOS Architects
"Cosas": retrospectiva de la diseñadora Patricia Urquiola en Feria Hábitat Valencia
Envuelta como un regalo, en un gran contenedor de cartón ondulado, la muestra presenta un amplio y colorista abanico de las piezas de Patricia Urquiola, que comprende sus creaciones para marcas como Moroso, Molteni, B&B Italia, Kartell… Una de las mayores curiosidades de esta exposición es poder conocer cómo es la trastienda de la diseñadora asturiana afincada en Milán: un amplio carrusel mecánico presenta los prototipos de cada una de las piezas, que se van moviendo en una cinta sin fin.
Asimismo, la diseñadora ha participado en la Feria Hábitat Valencia 2010 con Scalextric, una conferencia enmarcada en el 1.er Congreso Iberoamericano de Profesionales de Arquitectura Interior. Bajo el título genérico "Producto, Industria y Sostenibilidad", Urquiola se ha remitido a uno de los juguetes iconos de su infancia para tratar el tema de cómo la memoria inspira al diseño. “Scalextric es uno de los juguetes que más recuerdo de mi infancia, puesto que, con él, jugaba con mi hermano. He pensado en este nombre porque une mi infancia con mi faceta creativa, ya que mi exposición 'Cosas' también usa rieles para exponer mis diseños”, ha dicho Urquiola.
Cosas. Patricia Urquiola
Este reportaje ha sido realizado por las compañeras del magazine on-line diarioDESIGN, que os recomiendo desde Interiores Minimalistas.
Antiques Bedroom Furniture
Landscape Designer
Houston Texas is one of the most difficult and challenging climates to design and build landscape gardens in the country. We have heavily compacted soils that when inundated with torrential rains suffocate plants and low lying flood areas that if not installed with a proper drainage system could flood a house. In Houston our temperature extremes from summer drought and 100 degree days to humid fall and spring weather causes plant stress and diseases. These weather extremes also can take their toll on outdoor building elements such as pool and deck surfaces, arbors, and night lighting fixtures. In hiring Houston Landscape Designers, you want not only creative ideas but material know-how, local construction standards, and someone who knows the durability of materials as well. Below we will present the four types of Houston Landscape Designer services available with their positive and negative perspectives as to what they bring to the table for your particular project.
The “design-only” landscape designers
This would be an individual who will meet and provide a design for your landscape but is not involved in the supervision, construction or maintenance of designed elements.
Positives:
• The positive here is that you could get an overall design of your site or master plan for the property to phase in over time and get alternate bids from various landscape contractors for proposed design elements.
Negatives:
• Some of the plants, materials, and design ideas may not work if the landscape designers do not have regular experience with construction, maintenance and plant care.
Funcionalidad minimalista en el nuevo sistema para bibliotecas de Aitor García de Vicuña
Una pieza que se aleja del concepto tradicional de banco para zonas de espera y de recepción. Minimalista, contemporáneo, elegante y funcional, su diseño “desigual” juega con la asimetría de sus patas y del respaldo, reforzando el equilibrio estético del conjunto.
La estructura se compone de respaldo en chapa blanca o tablero de 12 mm prensado, laterales y asiento en tablero atamborado de 40 mm, y patas en varilla de acero de 12 mm.
Recepción Studio:
Studio es un mostrador en el que destaca, además de su diseño austero pero funcional, su modularidad. Esta última característica permite la creación de configuraciones personalizadas. Los costados están realizados en chapa blanca y estructura tubular de 60 x 30 mm, mientras que las tapas y el panel frontal pueden ser de melamina, HPL, MDF o madera. Los paneles, además, pueden grabarse como elemento de señalización. Para asegurar una correcta atención a los minusválidos, la mesa puede sobresalir de la estructura.
Mesa Studio-M:
Una mesa consistente, apta para el uso diario y diseñada bajo una estética liviana y minimalista. Su estructura está fabricada en chapa de 1,2 mm de grosor, con canalización central para cableados y accesorios como paneles separadores o luminarias, entre otros. El acabado de la encimera y los laterales puede ser en melamina, estratificado o madera. Su estructura está pensada para crear puestos de trabajos múltiples, enfrentados y corridos.
Silla / Bancada Nexo:
De diseño simple y funcional, con o sin brazos y orientada al uso en grandes espacios, la silla Nexo está construida con carcasa en madera de haya barnizada y estructura de varilla de 12 mm. También existe en forma de bancada, indicada para zonas de espera y recepción.
Estantería Estudio-E:
Una estantería componible y personal, fácilmente adaptable gracias a sus diferentes medidas. Está realizada con los costados en chapa blanca de una sola pieza y revestimiento lateral en madera, DM o lacado. El techo también puede personalizarse en esos materiales. El entrepaño es metálico y la fijación de estantes no precisa de tornillos por lo que su montaje es rápido y fácil.
Para incrementar su versatilidad y responder a demandas concretas, puede instalarse con una gran número de complementos como entrepaños fijos, extraíbles o inclinados, revisteros abatibles y de cajetín, señalizadores horizontales, laterales y frontales, sujetalibros colgantes, iluminación, etc.
En él desarrolla proyectos integrales de diseño industrial, centrados siempre en el mundo del hábitat, espacios de trabajo y mobiliario urbano. Durante este espacio de tiempo ha colaborado con varias empresas dentro de este sector como Ofita, Inclass, Bior, Pison, Famo, Tagar, Kortilux y Zess.
Esquitino es una empresa madrileña con más 35 años de experiencia en la fabricación e instalación de estanterías y mobiliario de bibliotecas, con más de 10.000 proyectos instalados en Europa, América y Asia. Sus productos, desarrollados junto a importantes arquitectos y diseñadores, figuran en realizaciones como el Segundo Depósito de la Biblioteca Nacional, Biblioteca Universitaria Rey Juan Carlos (Campus de Vicálvaro) o el Archivo Histórico Nacional de la Guerra Civil (Salamanca).