IL SEGRETO RISIEDE NELLA PREFABBRICAZIONE DELLE STRUTTURE E NEL MONTAGGIO A SECCO IN POCHI GIORNI.
Occupandomi di sicurezza negli ambienti di lavoro, noto con disappunto che in molte foto del montaggio di case prefabbricate i lavoratori non sembrano protetti dal rischio di caduta dall'alto. Nell'edilizia tradizionale, il ponteggio (a regola d'arte) riduce questo rischio. Ma nel montaggio di case prefabbricate, in quando non si ritiene sensato installare un ponteggio per "qualche giorno" e di linee vita non ne parliamo..., qual'è la misura utilizzata per evitare che un lavoratore venga giù come una pera??
Una banalissima villetta monopiano è già a "rischio"....
Spero di sbagliarmi, spero che in quella foto semplicemente non si vedano le misure adottate...spero che nessuno si nasconda dietro la scusa che "è un lavoro di un attimo"... quando basta un attimo per morire.
Mi occupo di sicurezza, nello specifico di vigilanza, sono quella che "rompe" quando va nei cantieri... Ci si mette anima e corpo in questa professione, quasi una missione, perchè non si può e non si deve morire per lavoro.
E poi con enorme amarezza il sabato e la domenica i cantieri brullicano di "equilibrismi" vari, consci del fatto che gli SPISAL (o le UOPSAL o come volete chiamarli) non sono in servizio, meno consci del fatto che è in gioco la loro vita.
In un cantiere le fasi lavorative che sottopongono ai rischi maggiori i lavoratori sono quelli che presentano il pericolo di cadute dall’alto.
La normativa in vigore in tema di sicurezza nelle costruzioni identifica questo rischio specifico a partire da un dislivello di 2 metri tra il piano di lavoro e quello di caduta.
Le attività soggette a protezione sono numerose e riguardano in particolare gli scavi, le strutture in elevazione (dal montaggio sino alla manutenzione delle facciate), le coperture, le scale.
Nello specifico, i cantieri delle case prefabbricate limitano i rischi, in quanto la tempistica viene compressa in pochi giorni.
In una costruzione tradizionale la realizzazione della struttura comporta tempi lunghi anche per un semplice villino unifamiliare, mentre alcune ditte di case in legno riescono a concludere il grezzo in uno, due giorni appena.
Il prolungamento nel tempo delle suddette condizioni di rischio aumenta inevitabilmente le probabilità dell’evento infortunio; questo non deve tuttavia in nessun modo indurre a sottovalutare i pericoli che le operazioni di montaggio delle case prefabbricate in legno possono produrre.
I presidi per la sicurezza dei lavoratori devono essere presenti senza eccezione come per qualsiasi altra costruzione.
Vanno altresì redatti i piani di sicurezza (PSC, POS), nominate le figure responsabili e addette al controllo del cantiere, adottate tutte le misure, attive e passive, per la protezione dei lavoratori.
E’ pertanto auspicabile che le immagini poco lusinghiere relative al montaggio di case prefabbricate, prive di ponteggi e dei più elementari dispositivi di protezione, non siano rappresentative della realtà delle case in legno installate nel nostro paese.
Le normative sulla sicurezza nei cantieri in vigore in Italia sono senz’altro le più avanzate e restrittive in Europa e la loro corretta attuazione è garanzia di massima sicurezza per i lavoratori.
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