I PRODUTTORI DI CASE PREFABBRICATE OFFRONO UN LIVELLO MINIMO DI FINITURA, IL COSIDDETTO GREZZO “AVANZATO”, OVVERO L’EDIFICIO FINITO ESTERNAMENTE E PREDISPOSTO PER IL MONTAGGIO DELL’IMPIANTISTICA.
Si tratta di uno stato costruttivo “certificabile”, in quanto l’involucro che separa gli ambienti interni dall’esterno dell’edificio viene completamente realizzato, senza necessità di lavori successivi.
Le case prefabbricate in legno al grezzo sono pertanto corredate di attestato di certificazione energetica, che non dovrà essere aggiornato una volta terminati i lavori di finitura.
Questo livello non consente però all’acquirente una programmazione precisa della spesa globale, in quanto ci si dovrà affidare ad altre ditte per l’esecuzione dell’impiantistica e delle finiture.
Per questa ragione, nella maggior parte dei casi, per le case prefabbricate resta consigliabile firmare un contratto “chiavi in mano”, che determinerà un costo finale certo e garantito.
Anche la tempistica ne guadagnerà, grazie al buon coordinamento delle varie squadre, assicurato dall’affidarsi ad un unico referente per la costruzione del fabbricato.
Il limite di questo livello è un sensibile aumento dei costi unitari, poiché la ditta applicherà un’inevitabile percentuale sulle singole lavorazioni (come peraltro qualsiasi impresa di costruzioni rispetto ad un contratto chiavi in mano).
L’extra costo comporta l’indubbio vantaggio di una serena gestione dei lavori.
Se il budget lo permette, si tratta sempre della scelta migliore.
Se l’esborso economico supera quanto preventivato, prima ancora di rinunciare a realizzare l’abitazione come casa in legno (ripiegando sul tradizionale o rivolgendoci al mercato immobiliare), esiste ancora la possibilità di scegliere un livello di compromesso, in cui gli impianti elettrico ed idro-termo-sanitario vengano comunque affidati all’azienda di case prefabbricate.
In questo caso si dovrebbe provvedere a terminare in proprio i soli lavori di finitura, solitamente non troppo impegnativi, con un discreto risparmio economico.
A parte poche eccezioni, le ditte di case prefabbricate si limitano a fornire la struttura dell’abitazione ed affidano a terzi gli impianti e la finitura e, di fatto, si occupano di coordinare le ditte esecutrici.
Cosa significa dunque un livello impianti?
Le installazioni elettriche devono essere realizzate totalmente con punti luce, prese ed interruttori montati (eccezion fatta per l’installazione delle lampade).
L’impianto di riscaldamento sarà perfettamente operante, mentre la climatizzazione (se prevista) sarà solo predisposta.
L’impianto idro-sanitario richiederà il semplice montaggio ed allaccio degli elementi.
Gli impianti solari (termico e/o fotovoltaico) saranno installati e funzionanti.
Dovranno inoltre essere montati i cartongessi interni ed eseguito il massetto per la posa dei pavimenti.
A questo punto cosa manca? In teoria ci si dovrebbe limitare a fornitura e montaggio di porte, pavimenti, bagni (sanitari e piastrelle), alla stuccatura dei cartongessi ed alla tinteggiatura dei locali.
Il risparmio complessivamente potrà essere interessante, senza penalizzare eccessivamente il controllo del budget e della tempistica esecutiva.
Alcuni lavori possono essere addirittura eseguiti autonomamente, qualora le nostre competenze lo consentano. L’acquisto in proprio del materiale e il successivo montaggio da parte di ditte di nostra fiducia possono abbassare ulteriormente la spesa.
Le case prefabbricate al livello impianti rappresentano pertanto un interessante compromesso che consente un discreto risparmio economico, qualora vi sia necessità di limare i costi senza penalizzare la qualità costruttiva dell’edificio.
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